Premmesso il fatto di non essere un cattolico praticante ma comunque credente,nel maggio del 2008 ci si è presentata l’opportunità di andare a Medjugorie per un pellegrinaggio,mia moglie voleva andare io ero titubante ma dopo un po’ di vado non vado ho deciso di accompagnarla in questo viaggio. Il fatto di affrontare un viaggio notturno in pullman con un gruppo di persone che non conoscevo,magari sentendomi una serie continua di rosari e litanie varie quasi mi spaventava, ero partito molto prevenuto, mi sono dovuto ricredere ,queste persone seppur più anziane di me mi hanno messo subito a mio agio, certo si è detto qualche rosario lungo il viaggio ma tutto sommato e stato piacevole per niente noioso,poi i due autisti erano molto simpatici. Cosi arrivati a Medjugorie dopo aver passato varie dogane mi sono convinto che tutto sommato non mi sarei annoiato la compagnia c’era,qualora mia moglie fosse alle varie funzioni io non sarei rimasto solo, comunque avrei visto dei luoghi nuovi arricchendo il mio seppur modesto bagaglio culturale,in quella settimana erano previste anche delle uscite in luoghi limitrofi tra cui Dubrovnik un bellissima città di mare e altri luoghi nei dintorni il tutto per rendere meno “pesante” il viaggio. Mi sono sempre chiesto cosa spinge molta gente a recarsi in quei luoghi talvolta difficili da raggiungere se non si è in condizione ,certo le solite cose problemi problemi sempre problemi, tanti ne hanno di salute molti hanno parenti o amici con handicap o problemi di droga o alcool e allora mi ricontinuo a chiedere perché e sopratutto cosa ci facevo li io che di grossi problemi no ne ho e non mi sento di chiedere nulla alla madonna che valesse un viaggio cosi , protrei farlo tranquilla mente da casa mia. Flaviano il capo gruppo mi disse che non si viene per caso a Medjugorie è Maria a chiamarti .non so perché ci sono andato ma quel viaggio è coinciso col fatto che 2 giorni prima ho saputo di aspettare un bimbo forse dovevo solo ringraziare Maria per il dono,il più bello e ricco che si possa avere,intanto che c’ero le ho chiesto di crescerla nella salute aiutarmi nel farlo sono sicuro che lo farà. Concludendo sono ritornato da quel viaggio come prima resto sempre un non praticante ,ho capito che i miracoli forse si vedono col cuore non con gli occhi inutile cercarli se si ciechi , ma una cosa è certa quel viaggio ha segnato una tappa importante della mia vita ,ora ho una splendida bimba il ricordo di quel viaggio è sempre vivo , alla faccia di chi dice che i miracoli non esistono o di chi ci crede un po’ troppo.